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TRE GIORNI IN VALMALENCO - GRUPPO DEL BERNINA

A nord di Sondrio, perpendicolare alla Valtellina, si trova la Valmalenco. Coronata a ovest dal monte Disgrazia mt 3678, a nord dal gruppo del Bernina con il Pizzo omonimo 4050 mt e a est dal Pizzo Scalino mt 3323 si inoltra per 15 km fino al capoluogo Chiesa in Valmalenco. I panorami spettacolari sui ghiacciai di queste montagne sono famosi.

E’ conosciuta fin dai tempi dei Romani che entrarono nella valle per progettare una strada che li avrebbe condotti a Coira e verso il nord Europa. Varie furono le dominazioni che nel corso dei secoli si contesero la valle proprio in quanto punto di passaggio di merci e carovane. Nel tempo si sono sviluppate soprattutto le attività estrattive della pietra ollare e del serpentino di cui si vedono ancora le cave. Come tante località delle nostre montagne, fu soggetta a alluvioni e frane, intervallate da periodi di siccità che stremarono la popolazione. Inoltre nel 1630 una epidemia di peste decimò paesi e borgate. Nel secolo scorso iniziò lo sviluppo turistico e la rinascita di questa valle. Nacquero le società di guide che conducevano i loro clienti sul Bernina, sul Monte Disgrazia e il Pizzo Scalino. In anni recenti, è stato segnato il percorso dell’Alta Via Valmalenco di cui noi percorreremo le 3 tappe più panoramiche.

Percorso:  

1° giorno: salita da Franscia al rifugio Musella. Dislivello 590 m circa, 5 km, 2h - 2h30

Da Chiesa Valmalenco con bus navetta percorreremo gli 8 km fino alla località Franscia mt 1510 dove parte il nostro sentiero. Franscia si trova in una bellissima conca dove 15000 anni fa scendevano due lingue glaciali. Nei secoli fu sempre punto di passaggi di mercanti diretti in Svizzera attraverso la Val Poschiavina punto di confine più comodo. Lasciata la strada che sale a Campomoro, saliamo fin quasi la chiesetta di Santa Barbara per prendere la mulattiera che passando vicino all’ex rifugio Scerscen arriva all’ Alpe Campascio con belle vedute sul Pizzo Scalino e le cime di Musella. In breve raggiungiamo il rifugio Musella mt 2020, dove pernotteremo.

2° giorno: traversata dal rifugio Musella al rifugio Bignami  per la Forca di Fellarìa. Dislivello + 810 m; - 445 m.  8 km,  4h30 - 5h

Dal rifugio Musella nell’omonima alpe, puntiamo a nord con il panorama che si allarga sempre più. Superiamo i famosi “7 sospiri” una serie di dossi in rapida successione dove il sentiero si impenna ripido. Arriviamo al rifugio Carate  alla Bocchetta delle Forbici dove ci troveremo di fronte alle più belle cime del Bernina con i suoi satelliti: Piz Roseg, Piz Palù , Pizzo Zupò. Nelle vicinanze il laghetto delle Forbici dove questi giganti si specchiano. Facoltativa e, in base all’orario e al meteo, la salita alla panoramicissima Cima delle Forbici mt 2910 (1,30 a/r). Dal rifugio Carate, riprendiamo il sentiero che si inerpica tra sassi di varia dimensione fino alla Forca di Fellarìa mt 2819, il passaggio più facile verso il rifugio Bignami e l’Alpe di Fellarìa nei pressi della quale sorge il rifugio dedicato al consigliere del Cai di Milano, perito in Hymalaya. Dalla forcella scendiamo con totale facilità al rifugio a mt 2400 dove pernotteremo. A poca distanza, un favoloso laghetto glaciale si è formato alla bocca del ghiacciaio di Fellarìa.

3° giorno: dal rifugio Bignami al rif. Cristina e alla diga di Campomoro.  Dislivello + 660 m; - 1070 m. 17,5 km;  6h30 - 7h

Tappa lunga ma facile che ci porta prima con una discesa di circa 200 metri al lago artificale di Gera. Dopo averlo costeggiato, superati gli alpeggi di Gembrè e Poschiavina, risaliamo la valle fino al passo di Canciano prima e Campagneda poi mt 2610. Nella salita, un paio di elementari tratti attrezzati non esposti. Al passo ci affacciamo sull’alpe Prabello dominata dal Pizzo Scalino mt 3323 e dal lato opposto dalla mole del monte Disgrazia. Lungo il sentiero, i bellissimi laghetti di Campagneda posti su vari terrazzi. Scendiamo fino al rifugio Cristina tra le baite dell’Alpe Prabello dominate dalla chiesetta. Da qui per sentiero e stradina, caliamo al bacino di Campomoro, dove nel parcheggio troveremo i bus navetta che ci riporteranno a Chiesa Valmalenco.

locandina