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Cosa facciamo

Il Gruppo Speleologico Padovano CAI durante l'anno pratica molte attività diverse, alcune rivolte verso tutti i soci e non soci CAI (corsi, escursioni, serate pubbliche, mostre), altre solamente a chi, dopo un corso di Speleologia, continua l'attività con il Gruppo diventando parte integrante della Commissione e della Sezione.


ll gruppo organizza ogni anno il corsi di speleologia, rivolti a quanti desiderino apprendere le tecniche per poter scoprire in sicurezza i segreti che nasconde il buio delle grotte.
Nel 2024 si terrà a marzo il 1° Stage di Avvicinamento alla Speleologia e nei mesi di maggio e giugno la 51° edizione del Corso di Introduzione alla Speleologia.

Hai paura anche di salire in ascensore?
Hai terrore del buio?

Temi incontri strani nelle tenebre?
Il fango, lo stretto e il freddo ti fanno inorridire?
Forse la speleologia non fa per te,
ma se vuoi metterti veramente alla prova 
ecco la tua grande occasione:
per non farsi ingannare dalle apparenze
per cambiare il punto di vista sul mondo
per entrare nel cuore delle montagne.

Faremo di tutto perché tu riesca a superare le tue paure! Ti faremo viaggiare insieme all’acqua sotterranea nei profondi abissi della terra. Ti faremo visitare il regno delle tenebre più fitte dove potrai conoscere tutte le tonalità di buio che colorano la notte senza tempo delle profondità più remote. Ti insegneremo ad apprezzare la luce ed il dolce tepore del sole come non avresti mai immaginato di fare. Respireremo insieme il vento sotterraneo cha fa vivere le montagne. Osserveremo insieme il lavoro millenario dell’acqua sulla roccia. 
Dopo avere vissuto tutto ciò il tuo sguardo sul mondo che ti circonda non sarà più lo stesso. Non potrai più toglierti di dosso il profumo dell’abisso, il sapore del fango, l’odore del carburo, l’emozione di esplorare le montagne dal loro interno.
Il mondo sotto di noi è un sogno che può diventare realtà.
Se hai voglia di provare … fatti sotto! Ti aspettiamo!

Puoi trovare tutte le informazioni nella sezione Corsi

Il Complesso Carsico dei Piani Eterni si apre in un massiccio calcareo dalle caratteristiche d’altopiano, tra i 1700 e i 2100 metri di quota nel gruppo del Monte Pizzocco. I Piani Eterni, in senso stretto, sono una precisa parte dell’altopiano, ma spesso il termine viene usato per definire tutta l’area. Qui, nel 1989, i gruppi di Feltre e Valdobbiadene hanno trovato l’ingresso principale "PE 10", che ha dato accesso al sistema sotterraneo identificato poi come Complesso dei Piani Eterni.
Siamo nel comune di Cesiomaggiore (BL), all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e gli ingressi principali del complesso si aprono in area di riserva integrale, quindi l’accesso è consentito solamente per ricerca scientifica.

Dal 2000 cominciano a collaborare alle esplorazioni anche i gruppi speleologici di Padova a Belluno.

Tutta l’attività speleologica all’interno del Parco Nazionale è comunque soggetta a nulla osta da parte dell’Ente Parco, e quella all’interno del Complesso dei Piani Eterni, come ricordato sopra è consentita solo per  progetti scientifici. L’attività speleologica quindi è strettamente regolamentata ed è possibile grazie alla preziosa collaborazione con l’Ente Parco e con i Carabinieri Forestali che concedono l’utilizzo della struttura di Casera Brendol che viene utilizzata come base logistica durante le esplorazioni.

Il progetto vede la collaborazione di diversi gruppi speleologici e di speleologi provenienti da svariate parti d'Italia e non solo.

Viste le enormi dimensioni del complesso e le distanze dall'ingresso che negli anni continuavano ad aumentare grazie alla scoperta di gallerie, pozzi e diramazioni, si decide di installare un nuovo bivacco interno a 550 metri di profondità e di permanere in grotta con punte esplorative di 5/6 giorni consecutivi.

Attualmente il Complesso Piani Eterni-Grotta Isabela ha uno sviluppo rilevato di oltre 37km, ma l'esplorato li supera abbondantemente.
Nell'esplorazione a cavallo tra il 2013 e il 2014 viene raggiunta la profondità di - 1052 m, che rende la grotta la cavità naturale più profonda del Veneto.

Ogni anno il GSP, insieme agli altri gruppi speleologici, organizza due campi esplorativi di circa due setimane; uno estivo ed uno invernale per poter proseguire le attività esplorative sia all'interno della grotta sia all'esterno alla ricerca di nuovi ingressi.

Gruppo Grotte Treviso, Gruppo Speleologico Padovano CAI, Unione Speleologica Pordenonese CAI, Gruppo Grotte Solve CAI Belluno, Gruppo Naturalistico Montelliano, Gruppo Speleologico San Marco Venezia, Club Speleologico Proteo, Istituto di Sistematica ed Evoluzione degli Animali – Accademia Polacca delle Scienze.

La Busa di Castel Sotterra (0068 V TV) ubicata nel comune di Volpago del Montello (TV) è una delle più lunghe grotte in conglomerato esistenti al mondo; in base all’attuale rilievo lo sviluppo complessivo è di quasi 7 km. A ulteriore conferma della valenza dal punto di vista geologico è l’inserimento della Busa di Castel Sotterra nel Catalogo dei Geositi della Regione Veneto.
Uno dei primi esploratori che si occupò di questa e di altre cavità del Montello fu il Prof. Antonio Saccardo nel periodo tra il 1879 e il 1881. Successivamente, dagli anni ‘60 a oggi, la grotta è stata esplorata principalmente dal Gruppo Grotte Treviso e anche da altri gruppi sia veneti che friulani. Il progetto ha preso il via agli inizi del 2022 a vent’anni esatti dal raduno Montello 2002 – Conglomeriamoci! e ha visto gli speleologi dei gruppi aderenti partecipare inizialmente a eventi di formazione e sensibilizzazione sui Chirotteri – conoscenza e tutela – e sulla teoria e pratica delle moderne tecniche di rilievo.

Il progetto si pone i seguenti obiettivi:
- il rilievo ex-novo della cavità con l’utilizzo di metodologie standard (DistoX) e 3D (Lidar) ove possibile;
- la continuazione delle esplorazioni nei rami meno conosciuti;
- il monitoraggio e lo studio dei Chirotteri;
- lo studio delle variazioni di temperatura nei vari rami della grotta;
- lo studio della geologia e dell’idrogeologia;
- la documentazione video e fotografica della grotta;
- la ricostruzione della storica delle esplorazioni.


La grotta è attiva sia da un punto di vista idrologico che tettonico e gravitativo; si sviluppa su alternanze di differenti litologie che rendono uniche la speleogenesi e le morfologie ipogee derivanti da essa. Gli ambienti risultano essere quindi un ottimo oggetto di studio per diverse discipline e attività speleologiche.
I numerosi rami della grotta sono attualmente sconosciuti alle nuove generazioni di speleologi, nonostante siano presenti nei rilievi storici. Un primo passo necessario riguarda quindi la ri-esplorazione e l’elaborazione di un nuovo rilievo che, utilizzando le attuali strumentazioni, comprenda sia la pianta che la sezione della cavita.
Infatti la particolarità morfologica della grotta, che si sviluppa su tre livelli spesso sovrapposti e comunicanti in più punti, ha da sempre reso complessa l’attività di rilievo, facendo sì che a oggi non sia disponibile un disegno in sezione della cavità.
Particolare attenzione è stata posta, fin dall’inizio, nel sensibilizzare gli speleologi a una frequentazione consapevole del Castel Sotterra che, in base alle ricerche condotte finora, vede al suo interno la presenza di una colonia di Chirotteri di importanza regionale. Le specie attualmente risiedenti nella grotta sono studiate principalmente con l’ausilio di microfoni, mentre le colonie sub-fossili, talora caratterizzate da tracce di specie differenti, sono state oggetto di campionamenti.
Tuttora è in corso il monitoraggio delle temperature interne della grotta, per supportare sia la parte esplorativa sia la parte di studio dei Chirotteri.
Inoltre la caratterizzazione geologica del substrato e delle strutture tettoniche rappresenta un punto di novità, permettendo di osservare caratteristiche non riscontrabili in superficie, supportando sia lo studio del territorio montelliano che le attività speleologiche.

In futuro il Progetto Castel Sotterra si propone di valorizzare la cavità con articoli, pubblicazioni, allestendo mostre e organizzando serate a tema, estese anche al di fuori dell’ambiente prettamente scientifico-speleologico, coinvolgendo la comunità del Montello affinché gli enti, le scuole e più in generale i cittadini, colgano l’importanza di questa cavità come parte vitale del territorio e di conseguenza si preoccupino della sua tutela.

Bahia 2023: speleologia tra il sertão e la Chapada Diamantina

Nell’agosto 2023 un gruppo di nove speleologi del Gruppo Speleologico Padovano CAI hanno intrapreso un lungo viaggio alla scoperta delle grotte brasiliane nello stato di Bahia.
L’occasione ha permesso di interfacciarsi con diversi speleologi locali per cercare di instaurare un rapporto di condivisione che rappresenta le fondamenta della speleologia.
Un road trip di 2500 km, uno stage di speleologia, una decina di grotte, tre gruppi speleologici locali. 
Questa prima avventura nelle grotte del semi-arido brasiliano vuole essere l’incipit di una stretta collaborazione internazionale per vivere la speleologia a 360°.

Vi è un mondo imprigionato nelle pieghe della terra, raschiato dalla trasparenza dei suoi abitanti, corroso dalle mille lacrime che lì vagano.. è in questo mondo che intendiamo guidarvi, più profondo di quanto possiate credere, più oscuro di quanto abbiate mai osato immaginare, questa è la speleologia…

Ogni anno il Gruppo Speleologico Padovano organizza gli "Appuntamenti al buio", tre serate divulgative di contenuto vario sui tanti aspetti che ruotano attorno al mondo della speleologia: esplorazioni in zone ai confini mondo, speleologia glaciale, immersioni speleosubacquee, speleologia urbana, torrentismo e tanto altro.

Anche per il 2024 il Gruppo Speleologico Padovano CAI ha organizzato 3 interessantissime serate speleologiche con variegati e spettacolari contenuti.
Perchè il mondo della speleologia è molto più vasto di quello che si può pensare.

Le serate si terranno presso la sez. CAI Padova, Via Gradenigo 10ore 20.45.

INGRESSO GRATUITO

Calendario serate:

Martedì 13/02/2024
Gli Speleologi del GSP presentano:
Bahia 2023: speleologia tra il sertão e la Chapada Diamantina

Per maggiori info sulle serate culturali organizzate dal CAI Padova clicca qui

 

SERATE IN PROGRAMMAZIONE...