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Cosa facciamo

Il Gruppo Speleologico Padovano CAI durante l'anno pratica molte attività diverse, alcune rivolte verso tutti i soci e non soci CAI (corsi, escursioni, serate pubbliche, mostre), altre solamente a chi, dopo un corso di Speleologia, continua l'attività con il Gruppo diventando parte integrante della Commissione e della Sezione.


In questa gallery puoi vedere alcune delle principali attività che svolgiamo durante l'anno.

l gruppo organizza ogni anno il Corso di Introduzione alla Speleologia, rivolto a quanti desiderino apprendere le tecniche per poter scoprire in sicurezza i segreti che nasconde il buio delle grotte.
Nel 2019 si terrà nei mesi di maggio e giugno la 46.ma edizione del Corso.

Hai paura anche di salire in ascensore?
Hai terrore del buio?

Temi incontri strani nelle tenebre?
Il fango, lo stretto e il freddo ti fanno inorridire?
Forse la speleologia non fa per te,
ma se vuoi metterti veramente alla prova 
ecco la tua grande occasione:
per non farsi ingannare dalle apparenze
per cambiare il punto di vista sul mondo
per entrare nel cuore delle montagne.

Faremo di tutto perché tu riesca a superare le tue paure! Ti faremo viaggiare insieme all’acqua sotterranea nei profondi abissi della terra. Ti faremo visitare il regno delle tenebre più fitte dove potrai conoscere tutte le tonalità di buio che colorano la notte senza tempo delle profondità più remote. Ti insegneremo ad apprezzare la luce ed il dolce tepore del sole come non avresti mai immaginato di fare. Respireremo insieme il vento sotterraneo cha fa vivere le montagne. Osserveremo insieme il lavoro millenario dell’acqua sulla roccia. 
Dopo avere vissuto tutto ciò il tuo sguardo sul mondo che ti circonda non sarà più lo stesso. Non potrai più toglierti di dosso il profumo dell’abisso, il sapore del fango, l’odore del carburo, l’emozione di esplorare le montagne dal loro interno.
Il mondo sotto di noi è un sogno che può diventare realtà.
Se hai voglia di provare … fatti sotto! Ti aspettiamo!

Puoi trovare tutte le informazioni nella sezione "Corsi"

Vi è un mondo imprigionato nelle pieghe della terra, raschiato dalla trasparenza dei suoi abitanti, corroso dalle mille lacrime che lì vagano.. è in questo mondo che intendiamo guidarvi, più profondo di quanto possiate credere, più oscuro di quanto abbiate mai osato immaginare, questa è la speleologia…

Ogni anno il Gruppo Speleologico Padovano organizza gli "Appuntamenti al buio", tre serate divulgative di contenuto vario sui tanti aspetti che ruotano attorno al mondo della speleologia: esplorazioni in zone ai confini mondo, speleologia glaciale, immersioni speleosubacquee, speleologia urbana, torrentismo e tanto altro.

Anche per il 2020 il Gruppo Speleologico Padovano CAI ha organizzato 3 interessantissime serate speleologiche con variegati e spettacolari contenuti.
Perchè il mondo della speleologia è molto più vasto di quello che si può pensare.

Le serate si terranno presso la sez. CAI Padova, Via Gradenigo 10ore 21.00 (la serata dell'11/02/2020 si terrà presso l'ex Fornace Carotta, Via Siracusa 61).

INGRESSO GRATUITO

Calendario serate:

Martedì 11/02/2020
Francesco R. Colucci (CNR-ISMAR Trieste, responsabile scientifico del progetto C3) e Riccardo Corazzi (Commissione Grotte E. Boegan) presentano:
Ghiaccio al buio: gli effetti del cambiamento climatico sul ghiaccio sotterraneo

Maggiori info qui o scarica la locandina qui

Martedì 12/05/2020
Katia Rossato (Gruppo Grotte G. Trevisiol) presenta:
Ricerca e scoperta delle grotte del Golfo di Orosei: le ossa del bue marino nella grotta del Bel Torrente

Maggiori info qui o scarica la locandina qui

SERATE IN PROGRAMMAZIONE...

Il Complesso Carsico dei Piani Eterni si apre in un massiccio calcareo dalle caratteristiche d’altopiano, tra i 1700 e i 2100 metri di quota nel gruppo del Monte Pizzocco. I Piani Eterni, in senso stretto, sono una precisa parte dell’altopiano, ma spesso il termine viene usato per definire tutta l’area. Qui, nel 1989, i gruppi di Feltre e Valdobbiadene hanno trovato l’ingresso principale "PE 10", che ha dato accesso al sistema sotterraneo identificato poi come Complesso dei Piani Eterni.
Siamo nel comune di Cesiomaggiore (BL), all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi e gli ingressi principali del complesso si aprono in area di riserva integrale, quindi l’accesso è consentito solamente per ricerca scientifica.

Dal 2000 cominciano a collaborare alle esplorazioni anche i gruppi speleologici di Padova a Belluno.

Tutta l’attività speleologica all’interno del Parco Nazionale è comunque soggetta a nulla osta da parte dell’Ente Parco, e quella all’interno del Complesso dei Paini Eterni, come ricordato sopra è consentita solo per  progetti scientifici.
L’attività speleologica quindi è strettamente regolamentata ed è possibile grazie alla preziosa collaborazione con l’Ente Parco e con i Carabinieri Forestali che concedono l’utilizzo della struttura di Casera Brendol che viene utilizzata come base logistica durante le esplorazioni.

Il progetto vede la collaborazione di diversi gruppi speleologici e di speleologi provenienti da svariate parti d'Italia e non solo.

Viste le enormi dimensioni del complesso e le distanze dall'ingresso che negli anni continuavano ad aumentare grazie alla scoperta di gallerie, pozzi e diramazioni, si decide di installare un nuovo bivacco interno a 550 metri di profondità e di permanere in grotta con punte esplorative di 5/6 giorni consecutivi.

Attualmente il Complesso Piani Eterni-Grotta Isabela ha uno sviluppo rilevato di oltre 37km, ma l'esplorato li supera abbondantemente.
Nell'esplorazione a cavallo tra il 2013 e il 2014 viene raggiunta la profondità di - 1052 m, che rende la grotta la cavità naturale più profonda del Veneto.

Ogni anno il GSP, insieme agli altri gruppi speleologici, organizza due campi esplorativi di circa due setimane; uno estivo ed uno invernale per poter proseguire le attività esplorative sia all'interno della grotta sia all'esterno alla ricerca di nuovi ingressi.

Il progetto nasce alla fine del 2008 per iniziativa del Gruppo Speleologico Padovano CAI e dell'Associazione Comitato Mura di Padova, con l'obiettivo di indagare e rilevare sistematicamente tutti gli ambienti ipogei, in parte ancora inesplorati, del sistema bastionato di Padova e più in generale delle strutture relative alle opere della difesa, comprese quindi le mura medievali e il castello, senza escludere altre strutture sotterranee urbane. Il progetto si attua in pieno accordo con le autorità competenti, e in primo luogo col Comune di Padova, al quale vengono consegnati di volta in volta i materiali, rilievi e documentazione fotografica, che andranno a costituire col tempo un prezioso patrimonio per la città.

Nel marzo 2009 il Gruppo Speleologico Padovano CAI e l'associazione Comitato Mura di Padova hanno presentato agli allora assessori ai Lavori Pubblici - Edilizia Monumentale, Luisa Boldrin, e alla Mobilità e al Verde Pubblico, Ivo Rossi, ottenendo l'approvazione di entrambi, il progetto Padova Sotterranea: le mura, avente come obiettivo la ricerca, l'esplorazione e il rilievo sistematico degli ambienti ipogei, sconosciuti o poco documentati, del sistema bastionato di Padova e più in generale delle strutture relative alle opere della difesa, comprese quindi le mura medievali e il castello, senza escludere le altre strutture sotterranee urbane che via via, negli anni, hanno cominciato a comparire e ad essere indagate.

Il progetto non comporta costi per la Pubblica Amministrazione, se non per eventuali interventi di scavo, debitamente autorizzati e scientificamente documentati, ove necessari per poter accedere agli ambienti individuati. L'Amministrazione (e gli eventuali altri soggetti proprietari o responsabili di strutture ipogee) potrà così acquisire un patrimonio di dati e di conoscenze che verrà riassunto in una "mappa delle strutture interne e sotterranee", corredata di rilievi e documentazione fotografica, che rimarrà patrimonio della città.

Nel dicembre 2018, a 10 anni esatti dalla nascita del progetto, anche se le esplorazioni speleologiche in città si sono svolte fin dagli anni '70, il Gruppo Speleologico Padovano CAI e il Comitato Mura di Padova, con il contributo del prof. Mozzi, docente di Geografia fisica al Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova, hanno raggiunto l'obiettivo di riunire quanto fatto in questi lunghi anni (scoperte, documentazioni fotografiche e fonti storiche d'archivio) in un volume dedicato interamente ai sotterranei della cinta muraria cinquecentesca che contorna e racchiude il centro della Città. "Padova Sotterranea: viaggio nel cuore delle mura rinascimentali esistenti più estese d'Europa", edizioni Chartesia, è un compendio, anche se per forza di cose non esaustivo sul numero dei siti trattati, delle strutture sotterranee del sistema difensivo che fino ad oggi sono state scoperte, indagate e documentate.